Quest'anno aprirai un calendario dell’Avvento commerciale o consapevole?
- Francesca Rancan

- 4 giorni fa
- Tempo di lettura: 4 min
Ogni anno, quando novembre volge al termine (ma ormai anche ben prima), nei negozi e nelle case spunta il calendario dell’Avvento: scatole colorate, finestrelle da aprire, piccoli doni quotidiani. È un rituale che molti vivono con leggerezza o per semplice tradizione, ma che affonda le sue radici in un significato molto più profondo. In questo articolo vogliamo riscoprire il vero senso del calendario dell'Avvento ma, soprattutto, fare delle proposte per reinterpretare quest’usanza che in modo più consapevole, trasformandola in un viaggio personale di presenza, gratitudine e lentezza.

Le origini del calendario dell'Avvento: un conto alla rovescia carico di attesa
Il calendario dell’Avvento nasce in ambito cristiano come modo per scandire i giorni che precedono il Natale. L’“Attesa” – adventus – non era solo la preparazione alla festa, ma un tempo dedicato alla riflessione e alla cura spirituale. Nelle prime comunità luterane dell’Ottocento, le famiglie segnavano ogni giorno con un gessetto sul muro o accendendo una candela. Solo più tardi arrivò l’idea delle famose finestrelle con piccoli doni o immagini.
Il cuore della tradizione, quindi, non è la sorpresa quotidiana in sé, ma la ritualità: l’atto di fermarsi ogni giorno, anche solo per un istante, e ricordarsi che la festa che verrà non è soltanto un evento da organizzare, ma uno stato emotivo da preparare.
Cosa rappresenta davvero oggi il calendario dell'Avvento?
Nel tempo il calendario dell’Avvento è diventato un prodotto commerciale, spesso pieno di oggetti che ci dimentichiamo pochi giorni dopo. Ma la sua funzione simbolica rimane preziosa:
crea un ritmo nella quotidianità frenetica;
alimenta l’aspettativa positiva;
invita alla cura di piccoli gesti;
ci “allena” a trovare valore nelle cose minute.
In un mondo dove tutto è immediato, un rituale che ci ricorda l’importanza di aspettare può essere sorprendentemente rivoluzionario.
Come reinterpretare il calendario dell'Avvento in chiave consapevole?
Il calendario dell’Avvento può diventare molto più di una raccolta di cioccolatini o gadget. Può essere un contenitore di significato, un percorso di benessere, un rito personale o familiare.Ecco alcune idee per viverlo con maggiore presenza:
1. Un giorno, un’intenzione
Invece di un oggetto, inserisci parole: un valore, un pensiero guida, un promemoria gentile. Può essere un invito alla calma, a ringraziare qualcuno, a prendersi cinque minuti per sé.
2. Mini-pratiche di benessere
Ogni finestrella può contenere una semplice azione quotidiana:
respirazione profonda per 2 minuti
una passeggiata senza telefono
un messaggio gentile a una persona cara
qualche pagina di un libro lasciato a metà
Piccoli gesti che, sommati, creano un mese più equilibrato.
3. Gratitudine quotidiana
Aprire la casellina diventa il momento per scrivere qualcosa di cui sei grato. A Natale avrai un piccolo tesoro di 24 ringraziamenti sinceri per quello che hai/vivi.
4. Sorpresa consapevole
Se ami ricevere o dare piccole cose, puoi comunque farlo! Ma scegli oggetti utili, sostenibili, o autoprodotti. Regali che non ingombrano la casa e non riempiono solo per riempire.
5. Versione per coppie o famiglie
Il calendario può diventare un pretesto per avvicinarsi: ogni giorno un’attività da fare insieme, un ricordo da condividere, una domanda che porta a conoscersi meglio.

Il senso finale del calendario dell'Avvento: creare spazio alla meraviglia
Fare il calendario dell’Avvento non significa solo contare i giorni. Significa scegliere di vivere questo periodo con una qualità diversa: più lento, più intenzionale, più presente. È un modo per ricordarci che la magia non arriva tutta in una volta, ma si costruisce quotidianamente, nei piccoli gesti che ci fanno sentire vivi.
Il Natale, dopotutto, non è solo una data: è un clima interiore. E il calendario dell’Avvento può essere la nostra bussola per ritrovarlo.
E tu: cosa metterai nel tuo calendario dell'Avvento quest'anno? Ti leggiamo con piacere nei commenti (e la tua esperienza condivisa sarà sicuramente arricchente per chiunque voglia approcciarsi a questa tradizione con uno sguardo più consapevole!). Il team Impatto
Per scrivere questo articolo ci siamo ispirati a queste fonti:
National Geographic — articolo su Avvento, simbolismo delle candele e contesto religioso. National Geographic
Britannica — pagina sull’Advent Calendar, con la sua origine cristiana, l’evoluzione e la figura di Gerhard Lang. Encyclopedia Britannica
Sellmer Adventskalender — storia dettagliata del calendario dell’Avvento, dai segni col gesso agli stampati moderni. Sellmer Adventskalender+1
d la Repubblica — articolo italiano che ricostruisce la tradizione, il primo calendario prodotto industrialmente e l’evoluzione commerciale. d la Repubblica
Deutsche Welle (DW) — articolo che descrive la diffusione e la “prima porta” nei calendari, con riferimenti anche al contesto storico nazista. Deutsche Welle
Odysseo — pagina italiana sulla tradizione “attesa con gioia” e le sue origini protestanti. Odysseo
German Culture — sito culturale che spiega come i luterani tedeschi contassero i giorni con segni di gesso o candele, fino alla stampa moderna. germanculture.com.ua
Bibliografia utile su Avvento e calendario dell’Avvento (se vuoi approfondire)
Katherine Bogner — All About Advent & Christmas: Sharing the Seasons of Hope & Wonder with ChildrenUn libro illustrato che spiega la storia e le tradizioni dell’Avvento in modo accessibile, perfetto per famiglie e bambini. St. Paul Center
Kathleen Long Bostrom, illustrazioni di Alexi Natchev — Waiting for Christmas: A Story About the Advent CalendarUna storia (per bambini) che racconta come Gerhard Lang — l’inventore del calendario dell’Avvento moderno — abbia trasformato i ricordi della sua infanzia in un vero calendario con finestrelle. Kathleen Long Bostrom
Tina Peschel — Adventskalender. Geschichte und Geschichten aus 100 Jahren (in tedesco)Una delle opere più approfondite sulla storia dei calendari dell’Avvento, soprattutto in Germania, dalle origini fino al Novecento. (citato anche su Wikipedia) Wikipedia
Sarah Cooley — History, Traditions, and Activities – A Holiday Book for KidsContiene sezioni sulle tradizioni natalizie, incluso l’uso del calendario dell’Avvento, con spiegazioni storiche e attività pratiche. Amazon België
Gerhard Lang / Richard Sellmer (Storia aziendale) — “The History of the Advent Calendar” su Sellmer AdventskalenderÈ un sito storico ma molto ben documentato: racconta come Gerhard Lang abbia creato il primo calendario stampato, l’evoluzione durante le guerre e il ruolo dell’editore Sellmer. Sellmer Adventskalender
D. Gilman — “Count Down Through Time: The Advent Calendar as a Primary Text for Public History”Un articolo accademico contemporaneo che analizza il calendario dell’Avvento come “testo” storico e culturale, riflettendo sui suoi significati e su come la tradizione si sia evoluta (anche su scala commerciale). doinghistoryinpublic.org
Robert Chambers — Chambers Book of DaysQuesto classico ottocentesco non parla specificamente dei calendari dell’Avvento, ma offre una panoramica storica e folcloristica sul calendario, sulle ricorrenze e le tradizioni legate ai giorni dell’anno — utile per contestualizzare il tema del tempo calendariale. Wikipedia




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